Nella giostra delle provocazioni, in questo giro
sono capitate le donne. Lungi da me l’idea di essere un uomo perfetto e di
poter additare comportamenti sbagliati, al mio genere ed a quello femminile,
come se io non ne avessi. Ma, come recita il sottotitolo di questo blog, a
volte scrivo anche grazie al filtro dell’anima: "ella" questa volta mi ha suggerito di fare un po’ d’ironia sul gentil
sesso.
L’altra sera c’era Miss Italia, l’ho scoperto perché
guardando la mia timeline di Twitter c’erano diversi post con il relativo
hashtag. Credo sia arrivato alla 101-esima edizione, sbaglio ? se la batte con
il festival di Sanremo e gli anni di Pippo Baudo, più o meno. Scherzi a parte,
va avanti dal ’46, ha superato il ’68, il femminismo degli anni ’70, l’edonismo
reganiano degli ’80, Mirigliani (padre) non c’è più eppure il concorso è ancora
qua, forse con meno audience di una volta, forse con qualche domanda
(intelligente?) in più, ma con la stessa trama del primo anno: votare la
bellezza, giudicare la corteccia delle donne. Che sono tutte lì per sbaglio, vi
partecipano perché iscritte da una madre/sorella/amica, mai convinte e sempre
finaliste. Delle madri per educazione non ne parlo. Dobbiamo proprio apprezzare
questo modello di donna ?
Fino ad alcuni anni fa, la superficialità si
misurava solo dal vivo, al massimo in televisione. Oggi ci sono anche i social
network e lì in certi casi quel vizio impera: donne che usano i social per
mostrare agli altri i particolari fisici di cui madre natura le ha
temporaneamente dotate, tipo foto con gambe nude distese (al mare e non), facce
tagliate senza occhi, corpi tagliati senza volto, oppure per postare parole di Brad
Pitt come fossero di Immanuel Kant. Ribadisco il concetto, non voglio
condannare nessuna, la lezione di Cristo e Maddalena la imparai bene da piccolo
(e poi nei social anche noi uomini non siamo da meno). Però, se da una parte
trovo donne sensibili che scrivono pensieri molto pertinenti, o news davvero
interessanti, dall’altra mi chiedo: cosa ci si può aspettare da quelle
rappresentanti della categoria che pubblicano foto delle ultime scarpe
acquistate, con tacchi da trampoliere, o che contano i MiPiace/Preferiti/+1 e
si addormentano contente di siffatti apprezzamenti ?
Voglio solo dire che mettersi in mostra come avviene
con Miss Italia e sui social fa un po’ a cazzotti con la parità tanto cercata
(a ragione, naturalmente), con le quote rosa (che personalmente mi sembra un
contentino della stanza dei bottoni per farle stare buone), la voglia di mostrare
un vero contenuto, la stretta attinenza con la Merini, Hack o Levi Montalcini.
Queste ultime erano donne con dei grandi attributi, che hanno cambiato il
mondo: nessuno pretende che si arrivi a tanto (visto che pure Leopardi ed
Einstein sono stati irripetibili), però quegli attributi si potrebbero mostrare
semplicemente usando il cervello: e allora, usatelo ‘sto benedetto cervello,
subito dopo il vostro cuore grande.
Concludendo, di difetti pure noi uomini ne abbiamo a
scatafascio, tanto i difetti, si sa, non hanno sesso. Siamo allo stesso modo
superficiali e vanitosi, crediamo di saper la verità su signore e signorine; di
più, a volte qualcuno vive bene con il tipo di donna che ho citato, diventando complice
del peccato veniale di incosciente leggerezza. Per fortuna nella vita ognuno ha
le sue priorità ed un giorno, scoprirsi vecchi e felici, o presunti tali, anche
con una ocheggiante ex miss a fianco che ha fatto dell’immagine il suo intento
primario, non sarà la fine del mondo. Forse, paradossalmente, lo sarà per chi
ha cercato invano la donna dei propri sogni, con un intelletto da sballo, ed è
rimasto solo.
(si
ringrazia il sito youqueen.com per la gentile concessione della foto)
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