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martedì 22 settembre 2015

Cominciare alla grande il weekend con la Notte dei Ricercatori


Già fatto programmi per il prossimo fine settimana ? Volete stare in casa a poltrire ? Assolutamente no ! Quale migliore idea di fare un salto a Frascati a partire da venerdi pomeriggio, visto che c'è la Notte Europea dei Ricercatori ? Conosciamo i ricercatori del posto, stimoliamo lo spirito scientifico, nostro e dei nostri ragazzi, poi dal mattino dopo avremo modo di dare uno sguardo agli splendidi colli limitrofi ed eventualmente tuffarci tra le vie della città eterna. Oppure, se proprio non possiamo arrivarci, non ci resta che organizzare il weekend verso una delle altre città che ospitano gli eventi della Notte, c'è solo l'imbarazzo della scelta: Trieste, Bologna, Milano, Ferrara, Bari, Cagliari, Pavia e Pisa.

Statene pur certi, è un evento da non perdere. Siamo a 10 anni dalla prima edizione, e per durare così tanto la formula dev'essere proprio di successo. Il progetto di Frascati Scienza è finanziato dalla Commissione Europea, dove di solito gli euro sono elargiti solo in caso di provata bontà dell'iniziativa: motivo in più per non mancare. Quest'anno il tema della Sostenibilità è stato sottolineato anche con una nuova sede. A Frascati vi era un mercato coperto non più utilizzato: per tutta la Settimana della Scienza, dal 20 al 25 settembre, quel mercato rivive grazie ad una serie di laboratori, spazi per bambini e adulti, momenti dimostrativi e di divulgazione scientifica, per una vera riqualificazione urbana. Gli organizzatori hanno così voluto riconvertire lo spazio e renderlo un luogo di incontro e scambio tra il mondo scientifico, quello delle associazioni e della società. E' stato denominato SAPERmercato, affinché diventi uno spazio dove il sapere scientifico (e non solo) possa fare da fulcro per gli incontri e gli scambi di idee per la comunità locale, regionale, ma anche nazionale.

A proposito di idee, per il pomeriggio del 25, proprio all'interno del SAPERmercato, è stato indetto il Word Cafè 2015 (ecco il link per iscriversi, a questo e agli altri eventi), un importante momento di dialogo che permetterà di far emergere le opinioni delle persone e i loro consigli per una Notte della Ricerca sempre più vicina a chi si interessa di scienza e magari vuole farne una strada nel futuro, per sé o per chi gli sta a cuore. Ma se volete toccare con mano il fascino scientifico e la meraviglia che può regalare a tutte le età, la Notte non offre solo l'ex mercato cittadino: tra Frascati e Roma ci saranno tantissimi eventi, presentazioni, visite guidate, aperitivi scientifici e, per finire, qualche viaggio virtuale, nello spazio o nei più importanti laboratori dove si va “a caccia” di neutrini.

Gli spettacoli non saranno meno entusiasmanti nelle altre sedi. Focalizzando l'interesse sui più giovani, si spazierà dai giochi scientifici che si terranno alla Cupola Arnaboldi di Pavia, passando per il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, fino all'Università di Sassari con i suoi esperimenti non stop. Per i più grandi, dalle parti di Trieste vi sarà presso la locale sede dell'INFN un incontro con i ricercatori per discorrere sulle applicazioni della fisica in campo medico; oppure se avrete scelto per il vostro weekend la provincia di Pisa, a Cascina potrete stupirvi della bellezza celeste ammirandone i corpi luminosi tramite diversi telescopi.

Una occasione imperdibile per tutti per porre domande, perplessità ed eventualmente aprire dibattiti, per costruire un futuro di innovazione condivisa. Ma anche per tornare a casa arricchiti e ritemprati, dopo la Notte Europea dei Ricercatori trascorsa insieme a chi prova a costruire un domani più sostenibile con lavoro e passione, felici di aver potuto stringere la mano a qualcuno di loro. E magari di averli ringraziati.

Qui il programma completo del 25 settembre.

venerdì 18 settembre 2015

Una diagnostica tramite la saliva


Per chi, come me, ha imparato qualche regola della strada, nel senso buono del termine, ricorderà che quando avevamo l'età più fulgida e i nostri giochi ci provocavano una piccola ferita, bastava metterci su un po' di saliva per disinfettare in modo naturale la zona appena intaccata. Poi, crescendo, la pseudo-civiltà ci ha abituato ad usare alcuni prodotti di sintesi, ma la natura non ha certo cambiato l'acidità di quel fluido. Esso, però, non ha solo proprietà disinfettanti della prima ora: a sentire i ricercatori della University of California, a San Diego, contiene anche diverse informazioni attinenti la nostra salute. E se intercettate con tecnologie all'avanguardia, possono essere utili a diverse categorie professionali, oltre che ad alcune tipologie di pazienti.

La saliva come mezzo diagnostico ha il vantaggio di essere raccolto senza l'invasività di un prelievo di sangue ed è facile da conservare. Recenti ricerche indicano che le concentrazioni di molte sostanze nella saliva hanno un dosaggio molto vicino a quello presente nel sangue. Ma i tecnici californiani sono stati i primi a dimostrare la possibilità di monitorare dei contenuti salivari rilevanti come l'acido urico o il lattato, in modo continuo e in tempo reale. Così hanno pensato ad un paradenti che equipaggia alcuni sensori in grado di rilevare la concentrazione di tali sostanze. 

Un dispositivo del genere potrebbe essere utile ai soldati, ai piloti di aerei e agli atleti, ma anche a pazienti in ospedale. Esso trasmette in modalità wireless le informazioni verso uno smartphone o un pc tramite la tecnologia Bluetooth Low Energy (anche detta Bluetooth Smart), i cui consumi sono di gran lunga inferiori rispetto al Bluetooth tradizionale. I primi test fatti con i sensori installati nel paradenti e con la saliva umana sono stati positivi, il passo successivo sarà quello di provarlo nella bocca di una persona.

David Walt, un professore di chimica presso la Tufts University, nei pressi di Boston, ha sollevato dubbi circa l'efficacia di un simile prodotto, sia perché i componenti presenti nella saliva ed in equilibrio con il sangue sono piccoli, sia perché la quantità secreta dell'uomo varia da un momento ad un altro. Nonostante ciò, l'Air Force americana si è detta interessato a questi sensori indossabili (o meglio, imboccabili) che potrebbero monitorare i livelli di stress dei piloti. Ma secondo il professor Mercier, alla guida del team della University of California, la piattaforma con paradenti è il miglior compromesso tra scarsa invasività e misure in tempo reale. Come tutti i tipi di diagnostica, più grande è la mole di dati che si ottiene, maggiore è la probabilità di aumentare la conoscenza, per fare dell'analisi della saliva una forma di indagine sempre più accurata. 





venerdì 11 settembre 2015

Salute mentale, l'importanza della prevenzione geriatrica


Un cervello in forma è un auspicio per tutte le persone anziane. Com'è noto, molte sono le attività che si possono esercitare per fare in modo che ciò accada, senza dimenticare la prevenzione. Proprio su quest'ultimo punto pone l'accento uno studio condotto da un gruppo di esperti internazionali sull'invecchiamento. Durante un recente congresso alla Saint Louis University essi hanno raccomandato a tutti quelli dopo i 70 anni di sottoporsi annualmente ad un controllo medico neurologico, al fine di valutare memoria e capacità di ragionamento.

Pubblicato nel numero di settembre della rivista americana Journal of Post-Acute and Long-Term Care Medicine, tale raccomandazione viene fuori grazie a numerosi studi, i quali evidenziano come il 30% degli over 70 ha problemi di memoria e di logica. Circa il 16% di questo gruppo ha un decadimento cognitivo lieve, mentre il 14% soffre di demenza e della malattia di Alzheimer. La capacità di apprendere, risolvere i problemi e ricordare è una chiave per la salute e l'invecchiamento senza grossi problemi, dunque una prevenzione mirata può essere un passo importante per vivere una serena terza età. Un aspetto importante è che i medici devono sapere se i loro pazienti hanno difficoltà a ricordare, perché potrebbero non essere in grado di seguire i le terapie, ad esempio nel caso di diabete o malattie cardiache. Perciò si possono predisporre una serie di accorgimenti, magari tecnologici, affinché queste persone siano supportate. A volte è semplicemente l'uso del buon senso a fare la differenza nei problemi di salute.

Quanto a ciò che si può fare per rallentare l'invecchiamento cerebrale e le sue interconnessioni con tutto l'organismo, è presto detto. L'uso della dieta mediterranea è stato sottolineato in moltissime occasioni. Inoltre, poichè diversi studi mostrano che la salute del cervello, così come il benessere fisico, è collegato all'esercizio motorio, i professori hanno incoraggiato l'attività sportiva: tra l'altro, molto indicati gli sport di resistenza. In più, i dati geriatrici su chi balla, chi si impegna in attività intellettuali oppure suona uno strumento musicale, evidenziano un declino mentale inferiore rispetto a coloro che si lasciano andare senza alcun interesse. Anche i videogiochi, tanto amati da giovani e giovanissimi, possono essere molto utili a migliorare ragionamento e attenzione nei più attempati.

Si tratta di un problema che una società moderna ed attenta alle fasce di popolazione più debole non può trascurare. Per quei pazienti che cominciano a perdere il 100% delle facoltà mentali, saperlo in anticipo può aiutare a pianificare il loro futuro. Ci si può porre il problema di farli smettere di guidare, magari di non farli più guidare da soli, oppure di rendere la loro abitazione più sicura, un po' come si fa con i piccini in giro tra le mura domestiche. Ancora, può essere utile per impostare, con le dovute cautele, le direttive finanziarie e legali per i loro eredi. Buon senso e pianificazione daranno una mano ad affrontare con un sorriso in più certi inevitabili periodi dell'esistenza.

(fonte http://www.eurekalert.org/pub_releases/2015-09/slu-rst090915.php ; si ringrazia il sito http://epilepsyu.com/ per la gentile concessione della foto)


mercoledì 2 settembre 2015

Droni che sorvegliano i cantieri edili


L'aumento vertiginoso dell'uso dei droni nelle attività più disparate è certamente una conferma di quanto sia positiva questa tecnologia. Ora una nuova possibilità sta venendo fuori nelle ultime settimane in California, dove alcuni droni vengono utilizzati per catturare video che mostrano i progressi nella costruzione del nuovo stadio dei Sacramento Kings, nota squadra di basket appartenente al gotha di questo sport, l'NBA. Naturalmente alcuni operai non l'hanno presa molto bene.

All'interno del cantiere, una volta al giorno, diversi droni pattugliano automaticamente le principali aree, registrando dei video. Da questi dati un software dedicato realizza un'immagine tridimensionale del sito, la quale può essere confrontata con piani architettonici predefiniti e con il calendario lavori della costruzione, che mostra quando ciascun elemento deve essere terminato. Così facendo, i manager delle ditte esecutrici verificano in tempo reale come il progetto sta procedendo, risalendo in modo semplice alle parti del progetto che stanno ritardando. Il software è stato sviluppato presso la University of Illinois: gli ingegneri informatici sostengono di poter ottenere anche altre informazioni oltre quelle grafiche, ossia il motivo per cui un particolare elemento strutturale è in ritardo, forse perché i materiali non sono ancora arrivati, e cosa fare per recuperare il tempo perso, aumentando quindi l'efficienza dei lavori.

A differenza di settori come quello agricolo e forestale, dove una volta definito il percorso del drone, le riprese in periodi diversi possono evidenziare piccoli cambiamenti, in un cantiere edile i lavori sono molto più dinamici: è dunque meno semplice far convergere certe informazioni e renderle utili a chi deve verificare il cronoprogramma. Ma alla University of Illinois non si sono preoccupati per questo, al contrario hanno cercato di registrare il maggior numero di dati grazie agli aeromobili a pilotaggio remoto. Infatti, oltre all'avanzamento dei lavori, le riprese permettono di individuare, in modo meno automatico del primo, l'effettiva collaborazione tra le squadre disseminate sul cantiere, al fine di capire perché qualcuno sta lavorando meno e male, rallentando l'intero progetto.

E' però facilmente sollevabile la controversia secondo cui la privacy dei lavoratori non è più garantita. La prima conseguenza potrebbe essere che, data la presenza del “grande fratello volante”, qualcuno pensi sia meglio lavorare di più: troppi straordinari e, alla lunga, prestazioni qualitativamente inferiori. Il responsabile del progetto, l'ingegner Golparvar-Fard, sostiene che nel settore delle costruzioni, almeno per i lavori di una certa dimensione, ci sono sempre state persone che controllano il lavoro degli operai e, negli ultimi anni, anche delle telecamere per lo stesso scopo. “Capisco che la presenza dei droni può essere fonte di disagio per i lavoratori, ma bisognerebbe fargli capire che il vero target è l'efficienza dell'intero progetto e non quella del singolo: dunque questo sistema ci permette di capire come alimentare le risorse in un modo più puntuale, dal punto di vista quantitativo e temporale” ha detto Golparvar-Fard.

Al riguardo, un portavoce di una importante associazione statunitense dei lavoratori, la LIUNA (Laborer’s International Union of North America), ha dichiarato di non essere a conoscenza di questo tipo di controllo, ma non ha espresso alcun parere. In ogni caso, uno innovativo strumento come questo, se non troverà ostacoli di carattere burocratico, potrà essere in futuro una possibilità di monitoraggio a largo spettro, compresi alcuni tipi di lavoro manuale, semplicemente dando un'occhiata ad un pc o ad uno smartphone, con gli annessi software di controllo.