Attenzione,
questo articolo potrebbe causarvi problemi di salute, se continuate la lettura
ve ne assumete tutte le conseguenze. Già il fatto che riguardi le bevande
alcoliche potrebbe farvi sentirvi inebriati, se poi arrivate in fondo, io non
risponderò di alcuna conseguenza.
Forte come
incipit, vero ? Bè, non sapete quanto lo è il resto. Scherzi a parte, quando si
parla di alcol non possono non venire in mente i numerosi effetti collaterali.
Li conosciamo tutti. La nostra salute è grata a quella parte di noi che si
limita a bere quel quantitativo "epaticamente" e socialmente
accettabile. Per venire all'argomento del giorno, tra le numerose ricerche
scientifiche che correlano il consumo di alcol alla maggiore probabilità di avere
un ictus nessuna fin'ora aveva indagato gli effetti specifici verso i
differenti tipi di ictus. Ci hanno pensato i ricercatori del Karolinska Institutet, in Svezia, in
collaborazione con i colleghi dell'Università di Cambridge, nel Regno Unito.
Tra le
principali forme di ictus si distinguono quello ischemico, causato da coaguli
di sangue che bloccano e danneggiano le arterie cerebrali, da quello
emorragico, che si verifica quando un vaso sanguigno indebolito si rompe e
sanguina: può accadere nell'encefalo (emorragia intracerebrale) oppure, meno
frequente, nell'interspazio tra due membrane che circondano il cervello (emorragia
subaracnoidea). La nuova ricerca ha portato alla luce una importante novità:
fare un uso moderato di alcol, l'equivalente di due bicchieri di vino al
giorno, è associato a un minor rischio di ictus ischemico, mentre non sembra
avere alcun effetto positivo sulla probabilità di ictus emorragico. Se invece
l'uso non è moderato su tutte le forme di ictus gli effetti sono decisamente
negativi. Bella scoperta, direte.
Per giungere a
tali risultati, i ricercatori hanno condotto una meta-analisi di 25 studi con i
dati relativi ad ictus ischemici, emorragie intracerebrale e subaracnoidea. Per
inciso, si parla di meta-analisi quando si ottengono dei risultati da diversi
studi clinici, miranti ad ottenere un unico indice quantitativo, con il quale
si possano trarre conclusioni più forti di quelle ottenibili da ogni singolo
studio. Nel campione totale erano compresi circa 18000 casi di ictus ischemico
e circa 4500 casi di emorragico. Il consumo di alcol in tutti gli studi è stata
valutato con un questionario e normalizzato rispetto alle varie bevande alcoliche.
Si sono così ottenute quattro categorie di esposizione all'alcol, suddivise in leggera
(meno di un bicchiere al giorno), moderata (da uno a due bicchieri), alta (da
due a quattro) e pesante (più di quattro bicchieri al giorno).
I dati hanno
evidenziato una correlazione piuttosto importante tra uso di alcol e ictus di
tipo emorragico, rispetto a quella meno marcata con l'ictus di tipo ischemico. Gli
scienziati hanno comunque sottolineato che, trattandosi di meta-analisi, le
conclusioni circa l'effetto pseudo-benefico dei due bicchieri di vino
potrebbero essere state sopravvalutate, a causa delle piccole dimensioni del
campione di alcuni degli studi inclusi. Si tratta perciò di una associazione
che può aprire altre vie di ricerca, ma non deve essere presa alla lettera, dato
che non sono stati considerati fattori determinanti tipo l'età, il sesso, il
fumo, l'indice di massa corporea e l'eventuale presenza di diabete.
Voi direte: a
che servono studi del genere, con i relativi sprechi di fondi ? (qui credo
siano privati, ma se fossero pubblici ?). A volte me lo chiedo anch'io. Però, dovete
sapere che quando si arriva a risultati scientifici eclatanti, a scoperte nel
campo della medicina con un grande impatto sociale, come questo che lega alcol
e salute, ci viene mostrata solo la punta dell'iceberg. Sotto c'è una massa di
ricerche, piccole e grandi defaillance, vari lavori "sporchi" che da
soli potrebbero non contare niente ma sono uno della miriade di granelli che si
compattano fino a raggiungere traguardi importanti.
Quanto alla
vostra salute, ora che siete arrivati qui e state ancora bene, potete tirare un
sospiro di sollievo. Tranne quelli più birichini che, alla prossima ramanzina
di un genitore / figlio / parente / amico sul loro facile alzare il gomito,
avranno da rispondere, con baldanza: dai, cosa sono due bicchieri, possono far
bene al cervello !