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lunedì 25 agosto 2014

Motori tradizionali? GM ne migliora l’efficienza




Oggi negli Stati Uniti più di 230 mln di autovetture utilizzano motori a combustione interna (endotermico): questi, grazie alla loro elevata affidabilità e convenienza, continueranno ad equipaggiare probabilmente la maggior parte dei veicoli in futuro. Per questo motivo i ricercatori, spinti anche da un riconoscimento di 6,2 mln $ dal Dipartimento dell'Energia più la stessa cifra investita dalla General Motors (GM), si sono concentrati sul miglioramento dell'efficienza del motore endotermico, riducendo al contempo le emissioni.

La GM sta producendo da quest’anno la Chevrolet Impala, venduta solo negli USA, con una nuova tecnologia che impatta in modo significativo sul consumo di carburante. Al momento i numeri parlano di 4 km in più ogni 10 litri di benzina; detto così non sembra molto ma, viste le previsioni di vendita di questo modello, si tratta di 4 mln di litri totali di benzina risparmiati all'anno, un vantaggio sia per le tasche degli automobilisti che scelgono quel modello, sia per i polmoni di tutti.

La vera novità introdotta nel motore consiste in una valvola di aspirazione regolabile: la sua apertura, che consente il passaggio della miscela aria-benzina nella camera di combustione, non è prefissata ma determinata di volta in volta dalla centralina elettronica del veicolo, in funzione di alcuni parametri. In condizioni di guida normali, la valvola di aspirazione funziona in modalità low-lift, fornendo il flusso d'aria minimo richiesto e di conseguenza massimizza il risparmio di carburante; se invece il conducente richiede particolari prestazioni alla vettura (maggiore velocità o accelerazione, percorsi in salita), la valvola di aspirazione passa automaticamente alla modalità high-lift, fornendo la potenza massima al motore. In tal modo si ottiene un consumo più contenuto di benzina e quindi emissioni inquinanti ridotte. 

Attraverso progetti di ricerca e sviluppo come questo con la GM, il Dipartimento dell'Energia americano sta lavorando per migliorare l'efficienza dei motori a combustione interna, nei veicoli per trasporto persone, avendo fissato target ambiziosi di risparmio globale del 25% per le auto a benzina e del 40% per quelle a gasolio, con i quali si taglierebbero 600 mln di barili di petrolio l’anno. Quest’esempio dimostra come, a volte, si possono affinare le soluzioni esistenti piuttosto che concentrarsi su quelle completamente nuove, che necessitano di un maggior sforzo da parte dei vari attori.  I benefici economici ed ambientali non possono  attendere ancora per molto la manna delle tecnologie futuristiche (ibrido, elettrico, idrogeno, ecc), la cui diffusione è lunga a venire, sia per questioni di mentalità che per l’assenza di adeguate e complesse infrastrutture.




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