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giovedì 14 agosto 2014

La storia di un uomo



Questa è la storia di un uomo. Un uomo insoddisfatto in perenne ricerca di attimi di felicità, vera o presunta, di sensazioni al limite dell’innaturale pur di sollevarsi dalla piatta normalità. Si circonda in continuazione di donne, le conquista con rara maestria, come fossero trofei, ma allo stesso tempo non è disposto a perdere la sua libertà. Coglie l’attimo e poi se ne disfa, contento di averlo colto ma subito dopo infelice, perché di questo prendere ciò che vuole è diventato dipendente.

Un giorno però, con molta meraviglia, si rende conto di aver vissuto un’emozione forte, un evento nel profondo dell’anima che l’ha fatto diventare uomo, che però lo spaventa e lo costringe a scappare, a sentirsi parte della folla, perché vedersi come gli altri e tra gli altri attenua i sentimenti estremi. Così, piano piano, comincia a realizzare quello che è successo, si sente euforico e fa cose straordinarie, magiche, sentendosi in armonia con la natura; anche se, a tratti, cerca di tenere lontano quello stato di quasi perfezione in cui crede di trovarsi, provando a sbagliare.

Poi, nell’inesorabilità del tempo, l’uomo si lascia andare in attività amene che hanno perso la purezza e la lucentezza iniziale, in uno stato di semi incoscienza; tutto si trascina con tempi differiti, sguardi e conversazioni divengono surreali, la sua anima non lascia più il segno. Quando è troppo tardi, si accorge di aver perso la possibilità di entusiasmarsi e di vivere davvero: non gli resta che il dolore, da cancellare a tutti costi, anche facendo violenza ai suoi pensieri. Ci prova per un momento a rinascere, a ritentare quella strada punteggiata da tante stelle, però forse il timore di non reggere lo riporta a terra, guardando ad un passato intimamente meno rischioso e più rassicurante, raccontando a sé stesso la sua istintività, talvolta brutale ma più confortante. Gli resta la sua emozione folle, il suo amore folle, avvenuto in un tempo troppo piccolo, che non riesce proprio a scordare. Perché, a volte, un atto troppo grande come può essere solo un amore è l’unico ad illuderci che la vita non è poi così labile.

Questa è la storia di un uomo. E' una storia inventata naturalmente ma, se posso ammetterlo, ho preso spunto e reintepretato quella poesia in musica che è Un tempo piccolo, cantata dai Tiromancino e scritta (anche) da Franco Califano, il cui tema probabilmente è un altro.  Eccola, per chi vuole ascoltarla o riascoltarla.

Buon ferragosto !


2 commenti:

  1. Caro Giacomo ( i media mi portano al "tu"), riprovo a riscrivere dopo aver perso tutto perché ho premuto "anteprima" anziché invio!
    Innanzitutto grazie perché mi hai fatto scoprire una canzone che non conoscevo! Bellissima poesia sia nella versione di Califano che in quella dei Tiromancino. Interessante anche la tua storia-interpretazione. Spero che tu non attenda un giudizio letterario, primo perché non ne sono adatta, poi perché- nonostante sia piuttosto ignorante in letteratura- sono comunque un tantino esigente. Mi soffermo piuttosto sulle tue capacità di lettura introspettiva: sulle emozioni, sui sentimenti al maschile che esprimi. Hai una sensibilità che solitamente è attribuita al mondo femminile.
    Beninteso: detto da una donna intende essere un complimento! Mi piacerebbe sapere quali lettori hai: se la tua generazione e quella appena più giovane apprezza soffermarsi sui tuoi stessi interessi, che denotano intelligenza, sensibilità, cultura eclettica...(speriamo anche leggerezza!). Io credo di essere più vicina alla generazione dei tuoi genitori, visto che festeggerò i 40 anni di matrimonio il prossimo anno...
    Grazie ancora, perché mi faciliti la lettura di cose che altrimenti faticherei a cercare: da autodidatta mi accontento di ciò che ho imparato a fare con pc e smrtphone..
    Ah, abiti in un paese proprio carino; ho trascorso una vacanza a Grottammare molti anni fa ed ho un vecchio amico, che rivedo un paio di volte l'anno, che abita a Cupra Marittima. Ciao. Silvia R.

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    1. Ti ringrazio molto per il tuo commento (e per i compliment) ! oltre a scrivere di scienza (per passione) e di tecnologia (per deformazione professionale), ogni tanto amo scrivere di argomenti (cronaca o questioni personali) che mi hanno colpito. In quest'ultimo caso mi era ritornato in mente in maniera pressante questo brano e ne ho reintepretato la storia....Quanto ai miei lettori spero proprio che comprendano la più vasta gamma di età: non voglio essere un blogger specializzato di nicchia, cerco invece la massima divulgazione per tutti (il vero fine di ogni giornalista, anche se non ne posseggo il titolo).....

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