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lunedì 2 febbraio 2015

Arriva il nucleare sicuro e pulito ?



La sicurezza dell’energia nucleare è stata da sempre il suo primo ed intrinseco problema, sia per le cause da incidente che per i rifiuti radioattivi. Per chi ha “qualche” anno come me, il disastro di Chernobyl del 1986 non è tra i ricordi più belli; invece ai ragazzi del nuovo millennio la sorte mondiale ha proposto una sorta di bis a Fukushima nel 2011. Giusto per citare due esempi molto noti. A questi temi si aggiunge solitamente il costo elevato. I reattori nucleari convenzionali costano molto di più delle centrali elettriche a combustibili fossili (il confronto con le rinnovabili andrebbe fatto su ben altro) in gran parte a causa delle norme di sicurezza che impongono pompe di raffreddamento del nocciolo ridondanti e dispendiose, così come le strutture di contenimento. Ora un prototipo di reattore a sali fusi, progettato dalla startup canadese Terrestrial Energy, in collaborazione con l’Oak Ridge National Laboratory (ORNL) del Tennessee, sembra funzionare in modo più sicuro ed economico dei convenzionali.

Nei reattori tradizionali l’acqua di raffreddamento viene pompata continuamente attorno al reattore: se le pompe si fermano, il carburante inizia a surriscaldarsi e si può avere rilascio di materiali radioattivi nell'ambiente. Nel reattore della Terrestrial, l’uranio viene miscelato con un refrigerante a sali fusi. Se il combustibile diventa troppo caldo provoca l’espansione della miscela, il che rallenta la reazione di fissione e riduce il calore del combustibile: vi è quindi una auto-regolazione della temperatura che ne impedisce il surriscaldamento. Inoltre, il liquido bolle a temperatura più elevata dell'acqua, così non evapora anche se le pompe smettono di funzionare. Ma, soprattutto, in caso di danneggiamento del reattore le reazioni di fissione rallentano perché la soluzione di sali fusi solidifica, limitando la diffusione di materiale radioattivo.

La tecnologia a sali fusi in questo campo esisteva già da tempo, ma alla Terrestrial ha fatto qualcosa in più, migliorando il progetto originario della ORNL; gli ha dato una spinta anche l’agguerrita concorrenza di altri competitor del settore, tra cui la Transatomic Power, spin off dell’MIT di Boston, che sta spingendo sui mercati cinesi. Il risultato ottenuto dai progettisti canadesi prevede una importante riduzione dei rifiuti nucleari, perché il reattore opera a temperature quasi doppie di quelle convenzionali, migliorando l'efficienza e riducendo la quantità di carburante necessaria. Poi, il reattore è stato concepito in modo da poterlo produrre in un certo posto e trasportarlo al sito di utilizzo all’atto dell’installazione. Infine, le principali componenti del reattore si trovano in un'unità sigillata che può essere sostituita ogni sette anni, rendendo più semplice la gestione dell’impianto.

Sarà la vera rivoluzione energetica verso il nucleare pulito ? Difficile da dire. Certo che prima di Fukushima c’erano importanti studi per arrivare al nucleare di IV generazione, ma gli eventi funesti giapponesi hanno bloccato quegli studi. La Terrestrial intende commercializzare il suo prodotto all’inizio del prossimo decennio. Nel frattempo le energie rinnovabili dovrebbero essere talmente mature e ben distribuite da soppiantare, se le governance lo vorranno davvero, quasi totalmente le fossili. Succederà lo stesso anche per l’energia nucleare ?




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