Vi siete mai chiesti quante SIM attivate
ci sono sulla Terra ? Anche se non è una domanda esistenziale ve lo dico lo
stesso. Sette miliardi e 400 milioni all'incirca, praticamente una in media per
ogni abitante del pianeta, delle quali poco più della metà sono inserite in uno
smartphone. Un oggetto, questo, di grandissima diffusione e penetrazione,
specie se si pensa alla velocità con cui si sono moltiplicati, cambiandoci la
vita. E' forse uno dei motivi che spinge tecnici e ricercatori a trovarne usi
ed utilità gratuite, sfruttando l'hardware di base a disposizione, oppure
ottenibili aggiungendo un'app. In campo medico si tratta di una grande trovata,
specie nei luoghi dove le possibilità di prevenzione e cura sono carenti ma
abbondano quelle tecnologiche.
La fibrillazione atriale è un problema
di salute presente nel 2% della popolazione mondiale, con un costo annuale nella sola Europa
di circa 17 miliardi di Euro. I dati parlano di un 70% di ictus, dovuti a tale
problema, che potrebbero essere evitati con dei farmaci preventivi. Il fatto è
che essa si verifica spesso senza sintomi di preavviso, perciò le visite
mediche periodiche possono non essere sufficienti. Ora, grazie ad uno studio
condotto nel centro di ricerche tecnologiche dell’università di Turku , in Finlandia,
si è verificata la capacità che può avere uno smartphone di rilevare la
fibrillazione atriale, senza l’aggiunta di alcuna interfaccia. Lo studio ha
incluso 16 pazienti affetti dalla patologia, ai quali sono stati aggiunti 20
pazienti sani: tutti questi dati sono stati utilizzati per validare l'algoritmo
sviluppato.
Per rilevare la fibrillazione atriale, uno
dei nostri "cari" dispositivi viene posto sul petto del paziente e si
registrano le misurazioni di accelerometro e giroscopio, micro-sistemi già
presenti nell'elettronica del telefono (sfruttate ad esempio nelle applicazioni
di contapassi o per i software di navigazione). I dati acquisiti sono trattati
con metodi di elaborazione multipli, e passati poi ad un algoritmo di
apprendimento automatico. Nelle prove fatte è stata ottenuta una affidabilità
del 95%, in altre parole lo scarto dovuto ad errore è molto basso. A regime ci
si aspetta che, alla stessa stregua di come si fa oggi per i misuratori di
pressione portatili che molti hanno in casa, dopo qualche sensazione di
disturbo una persona potrà sdraiarsi, lanciare l'app, poggiare lo smarthphone
sul proprio torace in corrispondenza del cuore e attendere l'esito della
misura. Davvero semplice !
Spostandosi nel nuovo continente, I
ricercatori dell'Università di Washington hanno sviluppato un’applicazione innovativa
per rilevare l'anemia, la nota condizione causata da un basso numero di globuli
rossi che trasportano l'ossigeno alle cellule. Si tratta di una patologia molto
comune nei paesi poveri; l’OMS stima che circa due miliardi di persone in tutto
il mondo sono anemiche. Anche in questo caso avere un dispositivo portatile
eviterebbe lo spostamento in ospedale e abbasserebbe i costi delle strutture
sanitarie, che spesso ricadono sui cittadini.
E’ stato scoperto che alcune fotocamere
di smartphone riescono a misurare l'emoglobina catturando la luce che passa
attraverso il dito di una persona. Per fare ciò c'è bisogno di un gruppo aggiuntivo
di luci a led, oppure di una piccola lampadina a incandescenza, che vengono
messi quasi a contatto del polpastrello, mentre dalla parte opposta vi è
appunto la fotocamera. Il sistema è stato istruito a riconoscere variazioni di
colore a seconda di come il sangue fluisce attraverso il dito, variazioni che
potrebbero indicare una carenza di globuli rossi. I ricercatori hanno
confrontato il loro originale test con uno simile commerciale, basato pure sui
led ma senza smartphone: il risultato su 31 persone è stato praticamente lo
stesso.
Un tale sistema sarebbe molto utile per
i centri di donazione del sangue o per l'assistenza domiciliare. Ancora, le
donne in gravidanza potrebbero monitorare il loro livello di emoglobina in modo
del tutto tranquillo, senza doversi spostare. Naturalmente, deve essere chiaro
che si tratta di uno screening del tipo anemia si / anemia no, dicono i tecnici
statunitensi, non si può pretendere di avere la stessa accuratezza di un esame
ematologico. Per il futuro, sia nel caso
della fibrillazione atriale che in questo dell'anemia il collegamento dello
smartphone ad un servizio via Internet potrebbe costituire una banca dati di
notevole interesse. In definitiva, due innovazioni mediche importanti a costo quasi
zero e con diffusione capillare già garantita.
(fonti http://medicalxpress.com/news/2016-08-smartphone-atrial-fibrillation-hardware.html
; https://www.technologyreview.com/s/602248/how-to-make-a-smartphone-detect-anemia/ )
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