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lunedì 12 settembre 2016

Uno smartphone per la prevenzione medica


Vi siete mai chiesti quante SIM attivate ci sono sulla Terra ? Anche se non è una domanda esistenziale ve lo dico lo stesso. Sette miliardi e 400 milioni all'incirca, praticamente una in media per ogni abitante del pianeta, delle quali poco più della metà sono inserite in uno smartphone. Un oggetto, questo, di grandissima diffusione e penetrazione, specie se si pensa alla velocità con cui si sono moltiplicati, cambiandoci la vita. E' forse uno dei motivi che spinge tecnici e ricercatori a trovarne usi ed utilità gratuite, sfruttando l'hardware di base a disposizione, oppure ottenibili aggiungendo un'app. In campo medico si tratta di una grande trovata, specie nei luoghi dove le possibilità di prevenzione e cura sono carenti ma abbondano quelle tecnologiche.

La fibrillazione atriale è un problema di salute presente nel 2% della popolazione mondiale, con un costo annuale nella sola Europa di circa 17 miliardi di Euro. I dati parlano di un 70% di ictus, dovuti a tale problema, che potrebbero essere evitati con dei farmaci preventivi. Il fatto è che essa si verifica spesso senza sintomi di preavviso, perciò le visite mediche periodiche possono non essere sufficienti. Ora, grazie ad uno studio condotto nel centro di ricerche tecnologiche dell’università di Turku , in Finlandia, si è verificata la capacità che può avere uno smartphone di rilevare la fibrillazione atriale, senza l’aggiunta di alcuna interfaccia. Lo studio ha incluso 16 pazienti affetti dalla patologia, ai quali sono stati aggiunti 20 pazienti sani: tutti questi dati sono stati utilizzati per validare l'algoritmo sviluppato.

Per rilevare la fibrillazione atriale, uno dei nostri "cari" dispositivi viene posto sul petto del paziente e si registrano le misurazioni di accelerometro e giroscopio, micro-sistemi già presenti nell'elettronica del telefono (sfruttate ad esempio nelle applicazioni di contapassi o per i software di navigazione). I dati acquisiti sono trattati con metodi di elaborazione multipli, e passati poi ad un algoritmo di apprendimento automatico. Nelle prove fatte è stata ottenuta una affidabilità del 95%, in altre parole lo scarto dovuto ad errore è molto basso. A regime ci si aspetta che, alla stessa stregua di come si fa oggi per i misuratori di pressione portatili che molti hanno in casa, dopo qualche sensazione di disturbo una persona potrà sdraiarsi, lanciare l'app, poggiare lo smarthphone sul proprio torace in corrispondenza del cuore e attendere l'esito della misura. Davvero semplice !

Spostandosi nel nuovo continente, I ricercatori dell'Università di Washington hanno sviluppato un’applicazione innovativa per rilevare l'anemia, la nota condizione causata da un basso numero di globuli rossi che trasportano l'ossigeno alle cellule. Si tratta di una patologia molto comune nei paesi poveri; l’OMS stima che circa due miliardi di persone in tutto il mondo sono anemiche. Anche in questo caso avere un dispositivo portatile eviterebbe lo spostamento in ospedale e abbasserebbe i costi delle strutture sanitarie, che spesso ricadono sui cittadini.

E’ stato scoperto che alcune fotocamere di smartphone riescono a misurare l'emoglobina catturando la luce che passa attraverso il dito di una persona. Per fare ciò c'è bisogno di un gruppo aggiuntivo di luci a led, oppure di una piccola lampadina a incandescenza, che vengono messi quasi a contatto del polpastrello, mentre dalla parte opposta vi è appunto la fotocamera. Il sistema è stato istruito a riconoscere variazioni di colore a seconda di come il sangue fluisce attraverso il dito, variazioni che potrebbero indicare una carenza di globuli rossi. I ricercatori hanno confrontato il loro originale test con uno simile commerciale, basato pure sui led ma senza smartphone: il risultato su 31 persone è stato praticamente lo stesso.

Un tale sistema sarebbe molto utile per i centri di donazione del sangue o per l'assistenza domiciliare. Ancora, le donne in gravidanza potrebbero monitorare il loro livello di emoglobina in modo del tutto tranquillo, senza doversi spostare. Naturalmente, deve essere chiaro che si tratta di uno screening del tipo anemia si / anemia no, dicono i tecnici statunitensi, non si può pretendere di avere la stessa accuratezza di un esame ematologico.  Per il futuro, sia nel caso della fibrillazione atriale che in questo dell'anemia il collegamento dello smartphone ad un servizio via Internet potrebbe costituire una banca dati di notevole interesse. In definitiva, due innovazioni mediche importanti a costo quasi zero e con diffusione capillare già garantita.




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