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mercoledì 25 giugno 2014

La corretta informazione alimentare



Aumentare la conoscenza è il modo migliore per non alimentare false paure su ingredienti alla base di ciò che mangiamo. Molto spesso si legge o si sente dire che un nuovo prodotto usato in alcuni alimenti è dannoso per la salute. Queste news possono spaventare la gente, portandola ad evitare questi ingredienti senza realmente conoscere i fatti: stiamo parlando, tra l’altro, di ingredienti quali zucchero, grassi, sodio, dolcificanti vari. Mentre alcuni di questi timori alimentari sono fondati, altri possono essere fuorvianti.

Un nuovo studio della Cornell University, stato di New York, pubblicato sul magazine Food Quality and Preference, ha verificato chi potrebbe essere più incline a paure alimentari, perché, e cosa si può fare per correggere questi errori di percezione o, semplicemente, di comunicazione, talvolta strumentalizzata. Come primo step è stato condotto un sondaggio telefonico su circa 1000 casalinghe statunitensi, chiedendo loro cosa pensano del dolcificante HFCS, uno sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio. Risultato: chi sceglie di non usarlo in cucina segue i consigli del web o degli amici, oppure non è disposto a pagare di più rispetto ad un prodotto equivalente fatto con comune zucchero. Nel secondo step i ricercatori hanno chiesto ai partecipanti di valutare la salubrità dello Stevia, un dolcificante naturale, consegnando solo ad una metà tutte le informazioni storiche e contestuali sul prodotto. Quelli informati hanno valutato positivamente il prodotto, considerandolo come un ingrediente sano. 

Ne viene fuori un quadro netto, in cui la conclusione è unica: il consumatore va informato su tutti gli aspetti relativi ad un prodotto alimentare, senza aggredirlo con giudizi brevi e scarni, che portano a decisioni affrettate. E’ l’eterna lotta tra l’informazione corretta, completa, trasparente e quella commerciale, volta a vendere, guadagnare, insomma fare business anche sulla voluta ignoranza di chi acquista.

(fonte http://foodpsychology.cornell.edu/op/food-fear )
 

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