I terremoti sono una grande tragedia.
Bella scoperta. Lo sono soprattutto per chi, dopo mesi e mesi, non ha ancora un
tetto sicuro e caldo dove vivere e dormire, provando a dimenticare delle grandi
tristezze. Tra qualche anno, ma non nel nostro paese, vittima di quel male
oscuro che si chiama burocrazia, basteranno solo pochi giorni per tornare ad
una pseudo-normalità. Arriveranno delle nuove macchine da costruzione e, in men
che non si dica, ecco spuntare le prime casette. Tranquilli, di secondo nome
non faccio né Silvio né Vasco. Sto parlando della prima casa stampata con
tecnologia 3D, che è stata costruita nella città di Stupino, 120 km a sud di
Mosca. L'hanno tirata su in 24 ore.
Ormai con le stampanti di 3D si fa di
tutto, pare che in pochi anni rifioriranno gli artigiani come una volta, ma in
versione 2.0. Quanto all'edilizia, un paio di anni fa era spuntata (vista con i
miei occhi alla Maker Faire 2015 di Roma) un'attrezzatura, grandicella per la
verità, che stampava in autonomia mattoni o semilavorati simili, fino a
realizzare intere murature. Ma una casa completa, nel senso di piccola unità
residenziale indipendente, non si era ancora vista. L'azienda russa Apis Cor è
riuscita a stampare in tempi brevissimi muri esterni e pareti divisorie: un
intero involucro edilizio autoportante con superficie utile di 38 mq. Il design
è insolito e accattivante, dato che la pianta è circolare. Ma non ci sono
restrizioni sulle geometrie, le piante tradizionali rettangolari possono essere
realizzate senza problemi.
La casa è stata costruita nel periodo
più freddo dell'anno. Ciò ha aggiunto una buona dose di complessità ai
partecipanti al progetto, visto che l'uso del calcestruzzo da stampa era
previsto per temperature superiori a 5°. I sovietici non si sono persi d'animo:
hanno circondato la zona lavori con una tenda speciale che ha fornito la
temperatura sufficiente. Tuttavia i tecnici pensano già a nuovi materiali, come i geopolimeri, grazie ai quali si stamperanno
case a prescindere dal clima. Il costo di costruzione, comprensivo di finiture
interne ed esterne, è stato pari a circa 10.000 €, ossia 263 € al metro
quadrato, bazzecole rispetto ai costi attuali degli immobili, soprattutto se
si tiene conto che in questo caso i fornitori hanno usato materiali di
altissima qualità, e che la costruzione di per sé ha una forma non comune. Pertanto
il costo potrebbe ancora scendere.
Anche il sistema di isolamento è costruito
con tecnica tridimensionale, utilizzando materiali molto innovativi. Il tetto è
piatto, ma comunque in grado di resistere efficacemente a carichi quali una spessa
coltre di neve e di rispettare i comuni requisiti di durabilità. La copertura è
realizzata attraverso speciali membrane polimeriche. Naturalmente non mancano
tutti i confort, compresa una gigantesca TV da 78". Certo in 38 mq sarà
difficile guardarla alla distanza giusta (n.d.r.). La cosa forte è che, essendo
la TV a schermo curvo, il muro è stato stampato con un raggio di curvatura che
li fa combaciare perfettamente.
Una caratteristica distintiva della
stampante è il suo design, che ricorda la classica gru a torre, in modo da eseguire
il processo di stampa sia all'interno che all'esterno della costruzione. La
stampante ha piccole dimensioni, altezza fino a 3m e sbraccio fino ad 8m,
quindi facilmente trasportabile, e non richiede una lunga preparazione prima
dell'inizio lavori, dato che possiede un sistema di allineamento orizzontale ed
è dotata di stabilizzazione automatica. Il processo di stampa è robotizzato
quasi completamente, eliminando al massimo il rischio di errori umani. Ed anche
di pericoli.
Se il futuro edile sarà questo, ci
scorderemo quindi dei cantieri con tempi lunghi, di scatole di formatura per le
colate di cemento, degli operai in giro per l'Italia sui furgoni, ma anche dei
famigerati anziani che commentano l'andamento lavori. Oppure no, si
aggiorneranno e diranno la loro anche sulla stampa 3D. Evviva la terza età.
(fonte
http://www.3dprintingprogress.com/articles/10683/the-first-on-site-house-has-been-printed-in-russia)
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