Da quando certi buontemponi americani
hanno ideato i social network, l'amicizia reale e quella virtuale si sono
mischiate, contaminate, confuse, direi. E pericolosamente pure. Alcuni canoni
delle due tipologie di questi sentimenti sono comunque distinti. Volete mettere
una stretta di mano vera con un "ciao" più emoticon su facebook ?
oppure un abbraccio sincero e caloroso in confronto ad un "ti sono
vicino" scritto giusto per ? O ancora, un sonoro vaffa (in Grillo style) detto dal vivo a pieni polmoni,
rispetto ad uno trasmesso via adsl ? E' inutile, se dico che l'amicizia reale
prevale alla grande su quella social, faccio un po' la figura del Catalano ai
tempi di "Quelli della notte". Ma, e qui viene il bello, c'è un grande
vantaggio ad usare twitter, facebook, google+, e così via, che la vita reale
non ha, oppure lo ha in misura più ridotta. Esiste un tastino che, una volta
cliccato, ci fa sentire più leggeri, vivere più in sintonia con noi stessi e
con le nostre (poche) convinzioni. Basta un tocco del mouse, una ditata sul touch e la vita torna a sorriderci.
Avete capito cos'è ?
Esci dal social ? No, non intendo
questo. Se qualche volta lo avete fatto, ne avete sentito la mancanza. Non me la
date certo a bere. Ma vi è mai capitato di rimuovere un contatto ? di non
seguire più qualcuno ? Su, ragazzi, siamo tutti adulti. Per qualsiasi motivo sia
accaduto, vi capisco. E' un atto liberatorio che significa "qui posso
tagliare con quello, chi la vede più quella quando mi collego, non leggo più le
sue ca...volate, non commenterà più inutilmente sotto i miei post, offuscandone
l'originale bellezza..... Esci dalla mia vita, buono/a a nulla!" (perchè i
veri buoni a nulla sono sempre gli altri, lapalissiano). E' cinismo questo ?
no, solo un virtuale libero arbitrio che nella realtà non potete esercitare. Tanti
lo avranno fatto, ne sono sicuro, magari senza il preavviso di certi personaggi
che (giuro) hanno scritto testualmente "se vedete ancora questo post vuol
dire che non siete tra quelli che ho cancellato dai miei contatti. Sapete, oggi
era giorno di pulizie....".
Ma io non ho avuto l'ardore di digitare
tutto ciò. Non ho questa cattiveria dentro di me. Non fino a questo punto. Al
limite cancello e basta. Un bel taglio e via. Dobbiamo pure sbandierare ai
quattro venti ciò che stiamo facendo ? mica c'è l'obbligo di scrivere tutto
quello che si fa ! Ops, questa è una mezza verità: si va in vacanza e si postano
le foto, si mangia un piatto speciale e si fa venire l'acquolina in bocca a
tutti, partecipiamo ad un evento esclusivo e lo spiattelliamo alla grande. Come
diceva quel tizio, chi è senza peccato scagli il primo sasso. Tornando al punto,
mi è successo alcune volte di dover rimuovere, di non seguire più, qualche
soggetto, facendolo molto a malincuore (sul "malincuore" credeteci, basta
un piccolo sforzo). Magari il gesto impulsivo rischia di aver un minimo di
contraccolpo psicologico (come l'avrà presa?), ma basta qualche giorno (minuto,
volevo dire) e siamo più rilassati.
Voi avete tagliato i ponti con degli
amici nella vita reale ? bravi i cattivoni, i senza scrupolo, i freddi e
cuoredipietra. A me non è riuscito. Ma sui social, bè, lì è tutta un'altra
storia. Insisto: se io vivo un momento particolare, c'è una che continua a
scrivere cose che in questo periodo proprio non sopporto, che faccio, continuo
a trovarmela davanti tutte le volte che mi collego ? neanche per idea. Sono
libero di rimuovere e rimuovo. Stop. Power
to the (disconnecting) people. Una volta (zitti però) ho tagliato un
follower che poi se l'è presa. Mi ha chiesto il perchè, citando la sua dignità.
Cheeeee ? signori, ma ci rendiamo conto ? Altra situazione: integralismo
selvaggio su certi argomenti e presunzione di avere una visione più ampia della
mia. Un taglio anche stavolta.
Vi starete chiedendo: alla faccia che
educazione, che buongusto, che digital-empatia. Vi assicuro che nella vita vera
sono diverso. Ma solo perchè non esiste quel tasto. E va bene, qualche volta mi
è accaduto di mandare a quel paese delle persone (poche, per una volta sono
sincero), ma l'ho fatto con garbo. E il garbo costa, va pesato con i toni, le
misure, le parole per far capire. Porta agitazione, sudori, ci vuole coraggio a
guardare in faccia chi si riceverà il nostro goodbye. I social hanno queste sfumature ? fortunatamente no. E
allora, regalatevi anche voi per questo Natale qualche bella sforbiciata. C'è
quello che da tempo vi assilla con assurde richieste, c'è quell'altra che vi fa
l'occhiolino ma che non vi va a genio; ancora, un bel gruppo che vi sembrava adatto
a resuscitare remoti interessi si è rivelato un disastro? via il primo, la
seconda e pure il gruppo (che sicuramente non sentirà la vostra mancanza). Diciamola
tutta, è un gesto che ci fa bene, ci fa guardare con serenità la nostra
timeline. Proprio in questi tempi in cui si leggono spesso slogan tipo
"vogliatevi bene", "curate innanzitutto voi stessi", come
fare a non prendere al balzo siffatti suggerimenti e a non cestinare uno o più
follower insopportabili ?
Sono sicuro che incontrando il
malcapitato per strada, se risiede dalle vostre parti, non vi darà nemmeno la
soddisfazione di fare l'offeso. Buon per voi.
Felice Natale ai provetti sarti !
PS Ho giocato scherzosamente solo per
uno svago letterario. Deponete le forbici, indossate un sorriso. Tanti Auguri a
tutti !