Nessuno è perfetto. Certo, non è una novità. Ma pure
nel mondo delle tecnologie ultra avanzate, quelle in grado quasi di camuffare
la differenza tra realtà virtuale e realtà vera, quelle che fanno accometare un
robottino a centinaia di milioni di km da noi, c’è qualcuno che sbaglia.
Vediamo allora qualche esempio di questi 12 mesi in dirittura d’arrivo.
Dei Google Glass ne avete sentito sicuramente
parlare. Sono quegli occhiali cibernetici che dovevano farci vedere più cose di
quelle dei nostri soli occhi, integrando le bellezze del posto con informazioni
multimediali complementari. Presentati nel 2012, si prevedeva un successo
mondiale che invece non è affatto arrivato. Dicono che il vero lancio sia stato
posticipato all’imminente 2015. Cosa peggiore, tra gli stessi progettisti
qualcuno ha detto che l’esperienza era molto meno utile del previsto,
rischiando anzi di disturbare le persone intorno. Resta un prodotto per
applicazioni di nicchia.
I mondiali brasiliani per noi rievocano una cocente
eliminazione, oltre che quel patetico morso sulla spalla di Chiellini. Ma per
il professor Nicolelis, della Duke University, sarebbe dovuto essere il lancio
di una invenzione senza precedenti: un esoscheletro per permettere il movimento
alle persone paralizzate. L’ardito professore pensava di raccogliere i segnali
encefalici e di comandare l’esoscheletro solo con quelli. C’è stata pure una
piccola dimostrazione nella cerimonia d’apertura, così breve e scarna da non
far capire niente. Il solo compito riuscito è stato di far calciare la palla
all’esoscheletro, ben lontano dal “miracolo” a cui aveva pensato Nicolelis, al
quale sono comunque andati 15 milioni di dollari del governo carioca.
Lo scorso gennaio, una team tra il Giappone e la
Harvard University aveva affermato di poter trasformare qualsiasi cellula in
una cellula staminale mediante uno speciale bagno in acido. Quando altri laboratori
non sono riusciti a replicare il processo (la ripetibilità è uno dei principi
chiave ed indispensabile delle scoperte scientifiche), è diventato chiaro che i
risultati erano stati fabbricati ad arte da un ambizioso ricercatore. Qualche
mese dopo il leader del team giapponese ha fatto karakiri, causa la grande
umiliazione subita. Sembra che il crollo della promettente tecnologia con le
staminali sia dovuto alla crescente pressione di pubblicare risultati eclatanti,
problema comune a molti campi della biologia.
Di solito quando la Apple sta per presentare un
nuovo prodotto molti vanno in fibrillazione. Countdown da una parte, misteriose
anticipazioni dall’altra, i messianici prodotti della mela morsicata portano
giorni di paranoia, fino alle code interminabili davanti ai negozi, neanche li
regalassero. E’ successo lo stesso con l’iPhone6 Sapphire, che i creatori
pensavano di aver modellato con schermi di zaffiro, ma così non è stato. La Apple
aveva addirittura acquistato una società produttrice di questi materiali: non è
servito alla causa. Ma aggiungiamoci anche la storia del bendgate (bend sta per
piegare, gate per scandalo, in questo caso - la parola è stata inventata dagli
americani, maestri nella megalomania): in parole povere i modelli di smartphone
dello stesso brand usciti di recente hanno mostrato di non resistere a stress
tipici di questi prodotti, ad esempio metterli nelle tasche posteriori senza
danneggiarsi per gli incauti possessori che vi si siedono sopra. Però si sa,
quando certi prodotti hanno, come detto, carattere messianico, non saranno
questi insuccessi a scalfirne la qualità sublime ….
E’ naturale pensare che, per 100 nuovi prodotti e
servizi innovativi, ce ne sono altri 1000 e più che si sono persi per strada
per tantissimi motivi. Del resto, come diceva Thomas Alva Edison, ogni
fallimento nella ricerca di una soluzione ha il vantaggio di restringere il
campo di quelle buone, anche se per chi usa solo il metro del business si
tratta di una verità parziale. A volte, quindi, i fallimenti sono necessari e
benefici, quando permettono a progettisti e tecnologi di capire meglio il da
farsi ed imboccare la strada giusta, specie nel caso della salute e della
sacralità della vita. Invece, messaggio per chi elargisce fondi pubblici troppo
facilmente, sarebbe auspicabile un’analisi oculata di certi progetti, al fine
di evitare che i risparmi dei comuni mortali volino via nel vento.
(fonte
http://www.technologyreview.com/news/533546/the-top-technology-failures-of-2014/
; si ringrazia il sito www.kevinmccarthy.com
per la gentile concessione della foto)
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